Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti.
Musica e Diritti : Leggi tra le note –Le note tra le leggi
Parlare di diritti significa interpretare ciò che lo spirito vitale umano necessita per la propria evoluzione. Parlare di musica e diritti significa potenziare una comprensione di alta vibrazione emotiva, ideale storica e sociale. In questo straordinario binomio le parole sottese come libertà, ascolto, rispetto, senso estetico ed etico, si intrecciano formando non solo armonie e melodie musicali, ma anche precisi aspetti relazionali in termini di armonia sociale. Del resto ogni musicista nel fare musica insieme ad altri, applica responsabilità, ascolto, partecipazione, fusione nel rispetto della propria individualità. Certo esistono in musica indicazioni precise e non “libere” di tempo, tonalità, dinamiche, strutture armoniche , cadenze, sigle , accordi. Sono principi generali che si trovano anche nelle proclamazione generali del Diritto: come la dignità , la libertà l’ uguaglianza , il diritto alla salute, alla formazione, alla cultura, al gioco. Le norme poi si collegano ai principi in modo armonico, cosi come le indicazioni musicali si collegano alla interpretazione cognitiva ed emotiva di ogni musicista, nella pratica musicale. C’è qualcosa di ancora più specifico fra Musica e Diritti: La musica ha una vita perché la si fa, prende vita nel farla insieme. Come nella vita, insieme ci si scopre e si cresce, ed il Diritto plasma e forgia la convivenza democratica. Potremmo allora sognare un mondo governato dalla Musica? Per noi che ci occupiamo di jazz è sempre vivificante ricordare che era il 21 settembre 1963 quando Dizzie Gillespie , si proponeva come Presidente degli Stati uniti D’ America. E nella sua compagine politica per dare voce alla piena attuazione di diritti ribattezzava la Casa bianca come Casa del Blues affidando i seguenti incarichi : Miles Davies capo della CIA, Duke Ellington Segretario di Stato, Max Roach Ministro della Difesa, Charles Mingus Ministro della Pace, Louis Armstrong Ministro dell’ Agricoltura, Malcom X Ministro della Giustizia, ed Ella Fitzgerald ministro delle Politiche Sociali. L’ annuncio fu dato in stile Gillespie : spericolato graffiante umoristico, ma ricco di solidarietà. Permettendoci di sognare trovando un nesso applicabile ad una Costituzione musicale, potremmo cogliere quel bisogno di giuste proporzioni fra leggi e Società, in cui ogni individuo del Mondo possa trovare le propria realizzazione attraverso il Diritto alla creatività e alla sua tutela, alla Formazione artistica, allo sviluppo della propria personalità. Un mondo nel quale il sistema educativo possa puntare l’ attenzione non tanto nel contare gli errori, quanto nel colmare ogni lacuna. Un Mondo nel quale la pratica riduttiva della semplificazione possa venire gradualmente soppiantata a favore dell’analisi delle complessità e sfumature di ogni individuo. Un mondo nel quale l’espressione personale e creativa passi attraverso una educazione emotiva raffinata e consapevole, in cui ciascuno possa trovare spazio per l’inventiva e l’improvvisazione come arte espressiva nel qui e ora, per dare e ricevere e vivere in pace, scevri dalle competizioni e prestazioni “produttive” di un prodotto ad ogni costo. Crediamo che anche il nostro contributo come Associazione che promuove la conoscenza e la diffusione del jazz in ogni ordine e grado di formazione scolastica possa risvegliare e accordarsi con tutte le azioni che pensano alle bambine e bambini e ragazze e ragazzi come soggetti di diritti, che si muovono inevitabilmente nella consapevolezza e responsabilità dei propri doveri. Questo è ciò che in fondo anche il jazz insegna: una visione del mondo in cui i Diritti sono protetti dalla Musica.
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